Videogiochi e apprendimento collaterale

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Andrea Benassi

Abstract

Sono in molti a chiedersi come sia possibile imparare qualcosa di “serio” dai videogiochi quando la maggior parte dei titoli in commercio veicola contenuti all’apparenza così poco educativi. Ma, se vogliamo davvero comprendere le effettive potenzialità didattiche dei videogiochi di tipo entertainment, occorre operare un cambio di prospettiva e adottare criteri di valutazione diversi rispetto a quelli usati per valutare la lettura di un romanzo o la visione di un film. Occorre cioè riflettere sul modo in cui i giocatori partecipano alla scrittura del gioco. A tal proposito ci è utile analizzare quello che avviene in alcune tipologie di videogiochi, i quali possono essere considerati come una sorta di “istituzione” con regole, vincoli, affordances che, nell’interazione con i giocatori, divengono oggetto di continua negoziazione. In questa forma di partecipazione si gioca un plusvalore didattico collaterale, legato non tanto all’acquisizione di conoscenze quanto piuttosto allo sviluppo di attitudini e competenze.

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